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La pasta a basso IG, comune o trafilata al bronzo?

Desideri un piatto di pasta che non provochi picchi glicemici e che abbia contenuti di vitamine e minerali? Sappi che la lavorazione della pasta richiede alcune fasi precise: dalla selezione di semole di grano duro ( con un buon contenuto proteico ) alla macinazione del grano per poi arrivare all'impasto della semola macinata con acqua e alla trafilatura (lo sviluppo di lavorazione è in grado di modificare le caratteristiche nutrizionali della pasta). Per ultimo, la pasta viene essiccata con aria calda in appositi essiccatori, raffreddata e confezionata in scatole o sacchetti. Trafilatura al Teflon  La pasta trafilata al Teflon si presenta più liscia, tiene meno la cottura, non raccoglie bene il condimento e, una volta ingerita, rilascia più velocemente i suoi zuccheri/amidi nel sangue. Questo significa un indice glicemico più alto con il rischio di alzare i livelli di insulina nell'organismo.  Trafilatura al Bronzo La pasta trafilata al Bronzo ha una semola di migliore quali

Le Ciliege

Sono i frutti ritenuti i più antiossidanti perchè drenano e disintossicano il sangue, il colon e il fegato. Hanno la facoltà di eliminare le fermentazioni e i gonfiori addominali. Rosse, polpose e dolci, le ciliege sono frutti molto apprezzati per le numerose proprietà salutari che riservano, infatti vengono classificate, dagli esperti, "i cibi funzionali", benefici per la salute dell'organismo. Il nostro corpo, proprio nel mese di maggio, ha maggiore bisogno di essere disintossicato, ecco che il ciliegio mette a disposizione i suoi frutti ricchi di vitamine e principi depurativi, eccellenti per disinfiammare l'intestino, sgonfiare l'addome e intensificare la diuresi. Perchè dobbiamo mangiare le ciliegie?
Sono il cibo per i batteri "buoni", hanno proprietà diuretiche, un pochino lassative, sono ricostituenti, ricche di potassio, di vitamine (A e C), di fibre solubili e il sorbitolo (lo zucchero che fa bene all'intestino) aiuta a  combattere la stipsi, i gonfiori addominali e l'accumulo di tossine. I diabetici possono tranquillamente mangiare un piatto di ciliegie perchè hanno un basso indice glicemico (solo 30) infatti, nell'organismo il sorbitolo viene trasformato senza l'intervento dell'insulina, e così non si deposita il zucchero in eccesso, nel sangue. Studi scientifici dell'Università del Michigan (Stato degli Stati Uniti d'America dove c'è la produzione industriale e il maggiore consumo delle ciliege), hanno dimostrato che gli agricoltori lavorando le colture di ciliegie, risultavano con un tasso più basso di malattie cardiovascolari. Nelle ciliege, la presenza delle antocianine le trasforma in una "superaspirina" con un effetto antidolorifico, benefico per le ossa, per le articolazioni e come antitrombotico, protegge i vasi sanguigni e le arterie. In conclusione, il succo di ciliegia, preso regolarmente, può aiutare il ciclo naturale del sonno, grazie all'alta quantità di melatonina che la ciliegia contiene. 

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Abbinare in modo corretto quello che si mette nel piatto ha un enorme vantaggio: migliora la digestione e il girovita non si allarga.  A tavola si dovrebbero evitare le cattive abitudini. Mangiare cibi che non vanno d'accordo ostacolandosi l'uno con l'altro una volta giunti nel nostro stomaco e nella prima parte dell'intestino (qui avviene la scomposizione del nostro pasto in elementi assimilabili) può diventare un freno alla perdita di peso perché si traduce in fermentazioni, pesantezza e, per ultima analisi, in un generale rallentamento metabolico. Ad esempio, non è necessario separare le proteine e i carboidrati. La differenza la fa la quantità: se mangiamo un secondo con prevalenza proteica (come una bistecca o un filetto di pesce) eccedere con pane o cereali, ci sentiremmo appesantiti, limitiamoci a 30 - 40 grammi. Se mangiamo un primo (70 grammi di pasta o riso), aggiungiamo solo una piccola porzione di proteine (40 -50 grammi). La dieta dissociata invece,

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