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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

La pasta a basso IG, comune o trafilata al bronzo?

Desideri un piatto di pasta che non provochi picchi glicemici e che abbia contenuti di vitamine e minerali? Sappi che la lavorazione della pasta richiede alcune fasi precise: dalla selezione di semole di grano duro ( con un buon contenuto proteico ) alla macinazione del grano per poi arrivare all'impasto della semola macinata con acqua e alla trafilatura (lo sviluppo di lavorazione è in grado di modificare le caratteristiche nutrizionali della pasta). Per ultimo, la pasta viene essiccata con aria calda in appositi essiccatori, raffreddata e confezionata in scatole o sacchetti. Trafilatura al Teflon  La pasta trafilata al Teflon si presenta più liscia, tiene meno la cottura, non raccoglie bene il condimento e, una volta ingerita, rilascia più velocemente i suoi zuccheri/amidi nel sangue. Questo significa un indice glicemico più alto con il rischio di alzare i livelli di insulina nell'organismo.  Trafilatura al Bronzo La pasta trafilata al Bronzo ha una semola di migliore quali

Il pesce in scatola

Il pesce in scatola, pratico e senza cottura è ideale per l'estate. Fa bene e fa dimagrire, favorendo linea e praticità in cucina. Eliminare gli accumuli di grasso con la vitamina D del tonno. Questa vitamina ha un ruolo metabolico complesso ma essenziale, in particolare nella regolazione di quei segnali che spingono il fisico a togliere il grasso accumulato.  Snellire il girovita con l'aiuto degli Omega 3 del salmone. Questi grassi buoni hanno dimostrato di attaccare l'adipe addominale e di diminuire l'infiammazione che ne rende difficile lo smaltimento.  Aumentare la sazietà con i filetti di sgombro. Pesce perfetto per chi ha sempre fame e mangia spesso perchè ha bisogno di energia, lo sgombro con il suo alto contenuto di proteine pregiate, vitamina B12 a effetto energizzante ed elettroliti, sostiene chi vuole mantenere una dieta dimagrante senza indebolirsi. 

Burro chiarificato e burro normale sono uguali?

Falso! Il burro è formato da oltre l'80% di grassi, dal 15% di acqua e da caseina (la proteina) e lattosio (lo zucchero del latte). Il burro chiarificato è formato al 99% da lipidi, perchè è privato di tutti gli altri componenti. Il burro chiarificato, rispetto a quello normale, ha un punto di fumo più alto, quindi resiste meglio al calore: per questo si utilizza come grasso per le fritture. La trasformazione del burro in burro chiarificato si può fare anche a casa: in un pentolino sciogli un panetto sul fornello. A mano a mano che si forma la schiuma superficiale, rimuovila. Una volta fuso del tutto il panetto, preleva con un mestolo solo la parte giallo paglierino e limpida (quello che resta sul fondo sono le proteine del latte). Filtra e utilizza subito.