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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

La pasta a basso IG, comune o trafilata al bronzo?

Desideri un piatto di pasta che non provochi picchi glicemici e che abbia contenuti di vitamine e minerali? Sappi che la lavorazione della pasta richiede alcune fasi precise: dalla selezione di semole di grano duro ( con un buon contenuto proteico ) alla macinazione del grano per poi arrivare all'impasto della semola macinata con acqua e alla trafilatura (lo sviluppo di lavorazione è in grado di modificare le caratteristiche nutrizionali della pasta). Per ultimo, la pasta viene essiccata con aria calda in appositi essiccatori, raffreddata e confezionata in scatole o sacchetti. Trafilatura al Teflon  La pasta trafilata al Teflon si presenta più liscia, tiene meno la cottura, non raccoglie bene il condimento e, una volta ingerita, rilascia più velocemente i suoi zuccheri/amidi nel sangue. Questo significa un indice glicemico più alto con il rischio di alzare i livelli di insulina nell'organismo.  Trafilatura al Bronzo La pasta trafilata al Bronzo ha una semola di migliore quali

Le acque aromatizzate per tutte le esigenze

Sono indispensabili in estate perchè aiutano gli organi a funzionare meglio. Ecco le migliori acque aromatizzate.

La bontà che non pesa sulla bilancia

La ricotta romana è un formaggio light ideale per chi vuole dimagrire perchè è proteico e antiage. Ha molti meno lipidi rispetto agli altri latticini. L'autentica ricotta romana è riconoscibile grazie al marchio rosso e giallo con la testa di pecora. Rispetto alla ricotta classica di latte vaccino, quella romana ha una pasta più fine dal colore bianco intenso e non ha crosta. Il sapore è più delicato e dolce e ricorda il latte fresco. Fa bene perchè: Ha meno grassi di altri latticini e fornisce proteine di alta qualità.  Regola cisteina, un "carburante" che fa produrre più antiossidanti.  Si digerisce con facilità perchè il latte ovino è più digeribile di quello vaccino: ciò rende la ricotta romana leggera sulla bilancia e sullo stomaco. 

Il riso, un cibo medicina

Il riso è un alimento indispensabile anche nelle diete dimagranti perché ha proprietà antinfiammatorie e detox.  I chicchi di riso risultano molto più sazianti e digeribili della pasta anche per la capacità di "gonfiarsi" durante la cottura. Leggero, completo di tutti i nutrienti al benessere dell'organismo, il riso è adatto ai celiaci e, nelle versioni integrali, anche ai diabetici. In cucina, il riso, è un alimento che si presta bene per la preparazione di ottimi risotti perché mantiene la cottura. I suoi super poteri Dà energia a lungo termine. Nelle versioni integrali e colorate, lenisce le mucose intestinali contrastando lo stress ossidativo. Disintossica e facilità la regolarità intestinale.  Il riso bianco, più dotato di amido, ha un effetto astringente e contrasta le coliti. Ha una leggera azione diuretica e ipotensiva, perché ricco di potassio e povero di sodio. Nelle versioni integrali e colorate contribuisce a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo. P

Il gelato e la glicemia

Il gelato per chi soffre di glicemia alta è meglio scegliere quello alla crema. A differenza di quello alla frutta che è più zuccherino.  Scegli il gelato artigianale: gli ingredienti utilizzati sono di qualità maggiore. Meglio consumarlo a pranzo come pasto sostitutivo, per poi recuperare a cena con un piatto di proteine (carne, pesce o uova), verdure e una piccola quantità di carboidrati (un pugnetto di riso integrale o una patata). Il gelato (fino a 100 grammi) si può mangiare come dessert, ma solo se nel pasto non ci sono altri zuccheri (pasta, riso, patate, pane, frutta): dopo carne o pesce con verdure è consentito. Il gelato ha zucchero: non è ideale per chi soffre di glicemia alta. In tal caso è meglio scegliere quelli alla crema piuttosto che quelli alla frutta, hanno un indice glicemico alto. I gelati alla crema sono composti da latte, uova e panna, la cui parte proteica e lipidica riduce l'assorbimento degli zuccheri e sazia di più. 

Il dono del Giappone dal nome di "Prugna Umeboschi"

La prugna umeboschi è un frutto originario del Giappone, ha caratteristiche digestive per le sue notevoli virtù detossificanti.  Nell'antichità le prugne umeboschi venivano consumate dai samurai per neutralizzare la fatica. Oggi la prugna umeboschi contribuisce al rinnovamento della flora intestinale. È l'aggiunta perfetta alle diete dimagranti grazie all'adiponectina che stimola la combustione dei grassi nel corpo. Favorisce l'equilibrio acido-base dell'organismo, così ti assicuri una digestione pacifica e allevi i sintomi della dispepsia. Mangiare una prugna umeboschi dopo il pasto alcalizza i tessuti gastrici ed evita infiammazioni e bruciori. L'intestino è un organo importante per l'organismo. Lo rivelano alcuni studi che affermano: dal suo equilibrio e dall'equilibrio della flora batterica che lo abita dipendono l'efficienza del sistema immunitario e del metabolismo, la capacità di assimilare nel modo giusto i nutrienti, il tono dell'umore e

Torta vegana con farina di farro, ciliegie e mandorle

Ingredienti: 150 grammi di ciliegie (già lavate e denocciolate) 200 grammi di farina di farro 90 grammi di farina di mandorle 80 grammi di zucchero di cocco 80 grammi di burro di mandorle 2 cucchiai di sciroppo d'acero 1 tazza di latte d'avena o mandorla 2 cucchiaini di lievito in polvere per dolci 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia sale (quanto basta) Per guarnire: lamelle di mandorle (quanto basta) Preparazione: riscaldare il forno a 180 °C. In una ciotola capiente, mescolare la farina di mandorle e quella di farro, il sale, il lievito, lo zucchero di cocco. In un pentolino a fuoco lento, mescolare il burro di mandorle, lo sciroppo d'acero, il latte di avena e la vaniglia, girando brevemente fino a ottenere un composto omogeneo. Aggiungere questo composto liquido alle polveri e mescolare per amalgamare il tutto. Aggiungere 100 grammi di ciliegie e mescolare brevemente (senza romperle). Trasferire il composto in una teglia di 18 cm di diametro foderata di carta forno.

Il fegato e l'alimentazione

La ghiandola epatica se si riscontrano problemi, con 4 mosse si rimette in sesto e in più, se l'intestino è pulito e funzionante il vantaggio è doppio.  Il segreto è quello di non sovraccaricarla di lavoro, durante la digestione, e darle a ogni pasto le sostanze di cui ha bisogno per fare piazza pulita delle tossine. Anche l'infuso a base di erbe ha una sua efficacia quando si tratta di favorire la depurazione del fegato e la sua funzionalità: utilizza tarassaco, carciofo, bardana, rafano, cardo mariano e aloe vera, per preparare infusi disintossicanti.  I 4 facili passaggi Elimina dalla tavola il fruttosio "libero" ; si trova nei dolci industriali. Scegli i vegetali Bio ricchi di glutatione. Si a pesche, carote e spinaci. Seleziona con cura le proteine (light) non affaticano il fegato. Abbonda con le spezie epatoprotettive. Nei piatti aggiungi sempre rosmarino, timo, cumino, origano, coriandolo, prezzemolo, basilico, zenzero, cannella e aglio. Mai rimanere senza curc

Conosci davvero il pollo che mangi?

La carne bianca di pollo è la più gettonata in Occidente eppure solo l'1% proviene dall'avicoltura biologica, un allevamento che assicura un prodotto più buono e salutare.  Ecco i 4 punti a favore dell'avicoltura certificata: Più probiotici nei mangimi, meno antibiotici in utilizzo per arricchire la flora batterica dei polli e rinforzare gli anticorpi.  Gli animali hanno spazio vitale e 8 ore di buio. Così si mantiene la biodiversità della specie. Nell'avicoltura biologica l'animale è nutrito a terra con mangimi biologici e in più ha la possibilità di becchettare a terra, anche lombrichi. La carne è più consistente, più di qualità e anche più gustosa. 

Il farro, cereale romano

Il farro è un antico cereale alleato della linea perchè è ricco di fibre. Antiossidante, ferma l'invecchiamento di cellule e tessuti, nello specifico il farro ha la vitamina A e il selenio, un minerale indispensabile per la creazione di enzimi che contribuiscono a ostacolare l'ossidazione delle membrane cellulari. Nei chicchi di farro si trovano anche vitamine del gruppo B, in particolare la B2 e B3 collegate a un buon funzionamento dei neurotrasmettitori e del metabolismo. Ottimo ricostituente perchè è una fonte di carboidrati e proteine, con un indice glicemico di 65 (inferiore a riso bianco e pasta). Da energia a lungo termine al corpo e al cervello. Inoltre ha parecchio potassio (come le banane) che favorisce la funzionalità di muscoli, cuore e nervi. La sua vera forza dimagrante è tutta nelle fibre che appiattiscono l'addome, placano la fame e fanno assorbire meno grassi e zuccheri. 

Preziosi baccelli ricchi di fibre e sali

I fagiolini sono i migliori spazzini delle tossine. Funzionano come depuratori perchè eliminano le scorie e ripuliscono il sangue.  Sembrano una verdura ma non lo sono. I fagiolini sono dei legumi del baccello acerbo del fagiolo. Ricchi di fibre, attivano l'intestino, hanno minerali drenanti e vitamine A, B e C. Hanno un basso indice glicemico e sono molto leggeri da digerire. Contengono potassio, magnesio, calcio, fosforo, la vitamina A e la C tonificano il microcircolo contrastano i radicali liberi; il gruppo di vitamine B sono un ottimo carburante per il sistema nervoso e per il metabolismo. I fagiolini freschi sono uno degli alimenti vegetali più ricchi di clorofilla: 100 grammi ne contiene dai 7 ai 13 mg. Con queste 3 combinazioni li rendi dei veri cibi-medicina: Con le carote - ottimi per chi soffre di gastrite. Con soia e noci - favoriscono il benessere del sistema cardiovascolare Con olio extravergine di oliva crudo - diventano molto antiossidanti

Bevanda di ciliegia col Karkadè

La bevanda di ciliegia insieme al karkadè è una super bevanda antiossidante.  Si prepara in infuso con 1 litro di acqua e 1 cucchiaino di karkadè, aggiungere un pò di succo di limone e qualche goccia di stevia liquida e lasciare in frigo per 1 notte. Al mattino, filtrare per togliere le foglie e aggiungere il liquido in un frullatore con 20 ciliegie (pulite e denocciolate), frullare il tutto e versare in un thermos per mantenerla fresca. Il karkadè si ottiene dal fiore dell'hibiscus sabdariffa ed è famoso anche come "Thè rosa dell'Abissinia". 

La pasta al dente

La cottura della pasta al dente è poco digeribile? Falso! A risultare meno digeribile è la pasta molto cotta. La cottura prolungata disperde l'amido della pasta, che nello stomaco risulterà più "collosa". La pasta è formata da amido e glutine; se la cottura è molto prolungata, l'amido viene rilasciato nell'acqua della pentola, che si intorbidisce, e si ottiene la perdita delle proprietà nutrizionali del prodotto. La pasta al dente è sempre da preferire a quella molto cotta anche perchè ha un basso indice glicemico, poichè gli enzimi digestivi impiegano più tempo per attaccare la maglia glutinica e poi accedere all'amido presente al suo interno. La pasta scotta tende a formare un impasto colloso, a causa della dispersione dell'amido: ne risulterà una digestione lunga e laboriosa.