Desideri un piatto di pasta che non provochi picchi glicemici e che abbia contenuti di vitamine e minerali? Sappi che la lavorazione della pasta richiede alcune fasi precise: dalla selezione di semole di grano duro ( con un buon contenuto proteico ) alla macinazione del grano per poi arrivare all'impasto della semola macinata con acqua e alla trafilatura (lo sviluppo di lavorazione è in grado di modificare le caratteristiche nutrizionali della pasta). Per ultimo, la pasta viene essiccata con aria calda in appositi essiccatori, raffreddata e confezionata in scatole o sacchetti. Trafilatura al Teflon La pasta trafilata al Teflon si presenta più liscia, tiene meno la cottura, non raccoglie bene il condimento e, una volta ingerita, rilascia più velocemente i suoi zuccheri/amidi nel sangue. Questo significa un indice glicemico più alto con il rischio di alzare i livelli di insulina nell'organismo. Trafilatura al Bronzo La pasta trafilata al Bronzo ha una semola di migliore quali
La cottura della pasta al dente è poco digeribile? Falso! A risultare meno digeribile è la pasta molto cotta. La cottura prolungata disperde l'amido della pasta, che nello stomaco risulterà più "collosa". La pasta è formata da amido e glutine; se la cottura è molto prolungata, l'amido viene rilasciato nell'acqua della pentola, che si intorbidisce, e si ottiene la perdita delle proprietà nutrizionali del prodotto. La pasta al dente è sempre da preferire a quella molto cotta anche perchè ha un basso indice glicemico, poichè gli enzimi digestivi impiegano più tempo per attaccare la maglia glutinica e poi accedere all'amido presente al suo interno. La pasta scotta tende a formare un impasto colloso, a causa della dispersione dell'amido: ne risulterà una digestione lunga e laboriosa.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina