Desideri un piatto di pasta che non provochi picchi glicemici e che abbia contenuti di vitamine e minerali? Sappi che la lavorazione della pasta richiede alcune fasi precise: dalla selezione di semole di grano duro ( con un buon contenuto proteico ) alla macinazione del grano per poi arrivare all'impasto della semola macinata con acqua e alla trafilatura (lo sviluppo di lavorazione è in grado di modificare le caratteristiche nutrizionali della pasta). Per ultimo, la pasta viene essiccata con aria calda in appositi essiccatori, raffreddata e confezionata in scatole o sacchetti. Trafilatura al Teflon La pasta trafilata al Teflon si presenta più liscia, tiene meno la cottura, non raccoglie bene il condimento e, una volta ingerita, rilascia più velocemente i suoi zuccheri/amidi nel sangue. Questo significa un indice glicemico più alto con il rischio di alzare i livelli di insulina nell'organismo. Trafilatura al Bronzo La pasta trafilata al Bronzo ha una semola di migliore quali
Mangiare un piatto di pasta sazia, nutre e fa bene all'umore. E' indicato anche per mantenersi in linea, sempre che si scelga il sugo giusto. Negli ultimi tempi, il sugo è stato "incoronato" principe della dieta sana, da una ricerca spagnola pubblicata sulla rivista "Food Chemistry" perchè oltre ad essere buono è un concentrato di nutrienti salutari mostra ben 40 tipi diversi di polifenoli che aiutano a diminuire il rischio di malattie cardiovascolari e molti carotenoidi antiossidanti protettivi, contro i tumori. Sia la qualità, sia il valore nutritivo del sugo possono subire un notevole cambiamento, in base al tipo di ricetta, alla sua preparazione, alla percentuale - qualità - quantità degli ingredienti e specialmente, alla maniera in cui questi si combinano fra loro. Ad esempio nel pesto, la miscela degli ingredienti è sbagliata, si appesantisce il lavoro degli organi digestivi. Cosa dobbiamo fare per mangiare un primo piatto salutare? Semplice, bisogna cambiare l'alchimia degli ingredienti, infatti è possibile preparare un gustoso ragù, diminuendo i grassi e aumentando il gusto. Ecco le caratteristiche di un sugo da 10 e lode.
- Alto contenuto di fibra - nel sugo salutista non può mancare la verdura, fonte di fibra, di antiossidanti, di vitamine e sali minerali.
- Poco sale e pochi grassi - bisogna usare al massimo 1,5 grammi di sale e 10 grammi di grassi totali, in maggioranza quelli insaturi (olio extravergine d'oliva, pesce e frutta secca).
- Si al soffritto light - si prepara con la cipolla rossa (di Tropea), 4 cucchiaini di olio extravergine e 2 di acqua, (nella versione light), miscelare tutto senza soffriggere, deve appassire e prendere un colorito dorato.
- Gustoso ma non unto - per diminuire la quantità di olio si può utilizzare la tecnica dello spruzzino, che permette di stendere in maniera uniforme l'olio in padella riducendo le dosi (ogni spruzzo sono 10 - 20 grammi di grassi).
- Con la dose giusta di pasta - il sugo va abbinato a 70 grammi di pasta o cereali grezzi (pasta integrale).
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