Desideri un piatto di pasta che non provochi picchi glicemici e che abbia contenuti di vitamine e minerali? Sappi che la lavorazione della pasta richiede alcune fasi precise: dalla selezione di semole di grano duro ( con un buon contenuto proteico ) alla macinazione del grano per poi arrivare all'impasto della semola macinata con acqua e alla trafilatura (lo sviluppo di lavorazione è in grado di modificare le caratteristiche nutrizionali della pasta). Per ultimo, la pasta viene essiccata con aria calda in appositi essiccatori, raffreddata e confezionata in scatole o sacchetti. Trafilatura al Teflon La pasta trafilata al Teflon si presenta più liscia, tiene meno la cottura, non raccoglie bene il condimento e, una volta ingerita, rilascia più velocemente i suoi zuccheri/amidi nel sangue. Questo significa un indice glicemico più alto con il rischio di alzare i livelli di insulina nell'organismo. Trafilatura al Bronzo La pasta trafilata al Bronzo ha una semola di migliore quali
La vitamina B3 (niacina) aiuta gli organi emuntori (fegato, reni, intestino) messi a dura prova tra Dicembre e Gennaio a un superlavoro, nel spazzare via le tossine. Per di più agevola il trasporto dell'ossigeno ai tessuti e aiuta a diminuire la ritenzione idrica e i ristagni, facilitati da piatti molto conditi e dai salumi. Ripulendo a fondo l'organismo, la niacina migliora anche la digestione e l'attività intestinale, sgonfiando la pancia. Per avere il giusto apporto giornaliero di vitamina B3 (niacina), bisogna inserire nell'alimentazione il lievito di birra in scaglie (non è quello che si utilizza per la lievitazione di pane e pizza, lo si compra nei negozi di alimentazione naturale). La niacina si trova anche nel latte, nelle mandorle e nel pesce spada.
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