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La pasta a basso IG, comune o trafilata al bronzo?

Desideri un piatto di pasta che non provochi picchi glicemici e che abbia contenuti di vitamine e minerali? Sappi che la lavorazione della pasta richiede alcune fasi precise: dalla selezione di semole di grano duro ( con un buon contenuto proteico ) alla macinazione del grano per poi arrivare all'impasto della semola macinata con acqua e alla trafilatura (lo sviluppo di lavorazione è in grado di modificare le caratteristiche nutrizionali della pasta). Per ultimo, la pasta viene essiccata con aria calda in appositi essiccatori, raffreddata e confezionata in scatole o sacchetti. Trafilatura al Teflon  La pasta trafilata al Teflon si presenta più liscia, tiene meno la cottura, non raccoglie bene il condimento e, una volta ingerita, rilascia più velocemente i suoi zuccheri/amidi nel sangue. Questo significa un indice glicemico più alto con il rischio di alzare i livelli di insulina nell'organismo.  Trafilatura al Bronzo La pasta trafilata al Bronzo ha una semola di migliore quali

La crosta dei formaggi

Durante i lunghi sviluppi di stagionatura e nel successivo trasporto del formaggio, la crosta ha un effetto protettivo. Quindi è esposta a impurità che potrebbero diventare fonte di contaminazione. La crosta può essere artificiale o naturale. Quelle naturali, a sua volta, possono essere di diversi tipi (ad esempio: fiorita e rosata).

Le croste artificiali

Sono quelle che non si formano naturalmente durante lo sviluppo di lavorazione e stagionatura del formaggio, possono invece subire trattamenti di protezione della superficie esterna del formaggio (cappatura) con l'utilizzo di paraffina o altre sostanze che rendono la crosta non edibile.

Le croste naturali

Sono quelle che si formano spontaneamente durante la lavorazione e la stagionatura dei formaggi sono commestibili nonostante alcuni tipi con la buccia spessa (tipo fontina o pecorino) possono essere trasportate e appoggiate in luoghi non sterilizzati senza la carta. Quindi per ragioni igieniche è meglio non mangiarle.

La crosta fiorita o brinata è tipica del formaggio Brie e Camembert. Durante il periodo di lavorazione questi formaggi sono trattati con speciali muffe del genere Penicillium Candidum, che innescano una reazione che dà alla crosta la caratteristica di una consistenza morbida e biancastra. È commestibile.

La crosta rosata o lavata è caratteristica di formaggi, come Taleggio (prodotto DOP), che sono ripetutamente spazzolati e lavati (con acqua salata, birra, brandy o altro) per togliere le muffe. Questo porta alla produzione di un particolare tipo di batteri. È commestibile.  

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