Desideri un piatto di pasta che non provochi picchi glicemici e che abbia contenuti di vitamine e minerali? Sappi che la lavorazione della pasta richiede alcune fasi precise: dalla selezione di semole di grano duro ( con un buon contenuto proteico ) alla macinazione del grano per poi arrivare all'impasto della semola macinata con acqua e alla trafilatura (lo sviluppo di lavorazione è in grado di modificare le caratteristiche nutrizionali della pasta). Per ultimo, la pasta viene essiccata con aria calda in appositi essiccatori, raffreddata e confezionata in scatole o sacchetti. Trafilatura al Teflon La pasta trafilata al Teflon si presenta più liscia, tiene meno la cottura, non raccoglie bene il condimento e, una volta ingerita, rilascia più velocemente i suoi zuccheri/amidi nel sangue. Questo significa un indice glicemico più alto con il rischio di alzare i livelli di insulina nell'organismo. Trafilatura al Bronzo La pasta trafilata al Bronzo ha una semola di migliore quali
È il latte ricco di Omega 3 senza l'aggiunta di ormoni e antibiotici. Non ha stimolanti della crescita. Ha più vitamine e grassi buoni.
Da dove viene? Controlla l'etichetta sul latte fresco. Nell'etichetta ci devono essere elencati tutti gli ingredienti, eventuali allergeni, quantità del prodotto, la data di scadenza, la zona di mungitura o di provenienza, nome del produttore, numero identificativo del lotto e, da Dicembre 2016, anche la dichiarazione nutrizionale del latte. Oggi il consumatore può leggere dall'etichetta se il latte è stato prodotto o lavorato in Paesi diversi dall'Italia, o addirittura fuori dall'Europa, per una scelta più consapevole. Anche a lunga conservazione e senza lattosio è ottimo! In commercio, oltre al latte fresco bio pastorizzato, ossia portato a una temperatura vicina agli 80°C in grado di inattivare i germi patogeni, è possibile trovare anche il latte a lunga conservazione biologico. Esso, è sottoposto a trattamenti ad alta temperatura UHT (Ultra High Temperature) a 140°C per una manciata di secondi, con l'azione di uccidere la carica microbica. I soggetti intolleranti al lattosio possono scegliere il latte dilattosato o HD (High Digestible) biologico in cui, attraverso vari sviluppi tecnologici, il lattosio viene scomposto in glucosio e galattosio. Dal punto di vista nutrizionale, il latte HD è uguale a quello normale, mentre il sapore è più dolce.
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