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La pasta a basso IG, comune o trafilata al bronzo?

Desideri un piatto di pasta che non provochi picchi glicemici e che abbia contenuti di vitamine e minerali? Sappi che la lavorazione della pasta richiede alcune fasi precise: dalla selezione di semole di grano duro ( con un buon contenuto proteico ) alla macinazione del grano per poi arrivare all'impasto della semola macinata con acqua e alla trafilatura (lo sviluppo di lavorazione è in grado di modificare le caratteristiche nutrizionali della pasta). Per ultimo, la pasta viene essiccata con aria calda in appositi essiccatori, raffreddata e confezionata in scatole o sacchetti. Trafilatura al Teflon  La pasta trafilata al Teflon si presenta più liscia, tiene meno la cottura, non raccoglie bene il condimento e, una volta ingerita, rilascia più velocemente i suoi zuccheri/amidi nel sangue. Questo significa un indice glicemico più alto con il rischio di alzare i livelli di insulina nell'organismo.  Trafilatura al Bronzo La pasta trafilata al Bronzo ha una semola di migliore quali

Mindful Eating: Mangiare con consapevolezza per migliorare il rapporto con il cibo

 

Viviamo in un mondo frenetico, dove spesso ci ritroviamo a mangiare distrattamente, davanti alla televisione, al computer o al telefono. Questo modo di mangiare, definito "mindless eating", può portare a diverse problematiche, come:

  • Sovrabbondanza: Tendiamo a mangiare più del necessario quando non prestiamo attenzione ai segnali del nostro corpo.
  • Scelte alimentari non salutari: Ci lasciamo influenzare da fattori esterni come le emozioni, lo stress o la pubblicità, piuttosto che dalle nostre reali esigenze nutritive.
  • Insoddisfazione: Non assaporiamo il cibo e non ci godiamo il momento del pasto, il che può portare a una sensazione di insoddisfazione e frustrazione.

Il mindful eating, al contrario, ci invita a mangiare con consapevolezza, prestando attenzione a tutti i sensi e ai segnali del nostro corpo. Si tratta di un approccio che può aiutarci a:

  • Migliorare il rapporto con il cibo: Imparando a riconoscere la fame, la sazietà e le nostre emozioni legate al cibo, possiamo sviluppare un rapporto più sano e sereno con il cibo.
  • Fare scelte alimentari più salutari: Quando mangiamo con consapevolezza, siamo più propensi a scegliere cibi nutrienti e a evitare quelli dannosi per la nostra salute.
  • Gustare di più il cibo: Mangiare con calma e attenzione ci permette di assaporare meglio il cibo e di apprezzare maggiormente il momento del pasto.

Come praticare il mindful eating:

  • Concentrati sul presente: Mentre mangi, cerca di non pensare ad altro e di concentrarti solo sul momento del pasto.
  • Mangia in un ambiente tranquillo: Evita di mangiare davanti alla televisione, al computer o al telefono. Scegli un luogo tranquillo dove poterti rilassare e concentrarti sul cibo.
  • Mangia lentamente: Assapora ogni boccone e mastica bene il cibo.
  • Ascolta il tuo corpo: Presta attenzione ai segnali di fame e sazietà. Non forzarti a mangiare se sei già sazio e non saltare i pasti se hai fame.
  • Sii consapevole delle tue emozioni: Riconosci se stai mangiando per fame o per altre ragioni, come stress, noia o tristezza.
  • Scegli cibi nutrienti: Dai la priorità a frutta, verdura, cereali integrali, legumi e proteine magre.
  • Prepara il cibo con cura: Cucinare da zero è un ottimo modo per connettersi con il cibo e per apprezzarlo maggiormente.
  • Mangia con gratitudine: Ringrazia per il cibo che hai a disposizione e per l'opportunità di nutrirti.

Il mindful eating è una pratica che richiede tempo e impegno, ma i benefici sono davvero tanti. Se sei pronto a migliorare il tuo rapporto con il cibo e a stare meglio con te stesso, il mindful eating è sicuramente un approccio da provare.

Oltre a quanto detto sopra, puoi anche approfondire i seguenti aspetti del mindful eating:

  • I benefici per la salute fisica e mentale: Il mindful eating può aiutare a ridurre lo stress, l'ansia, la depressione e i sintomi di disturbi alimentari. Può anche migliorare la digestione, la qualità del sonno e il livello di energia.
  • Le diverse tecniche di mindful eating: Esistono diverse tecniche di mindful eating che puoi sperimentare per trovare quella che funziona meglio per te. Alcune tecniche includono la meditazione sul cibo, la scansione corporea e la scrittura di un diario alimentare.
  • Le risorse disponibili: Ci sono molti libri, articoli e siti web che possono aiutarti a imparare di più sul mindful eating e a metterlo in pratica nella tua vita.

Ricorda che il mindful eating non è una dieta, ma un modo di approcciarsi al cibo in maniera più consapevole e sana. Se hai dubbi o problemi specifici legati all'alimentazione, è importante consultare un medico o un nutrizionista.

Disturbi alimentari: Riconoscere i segnali e consigli per chiedere aiuto

I disturbi alimentari sono patologie complesse che colpiscono persone di tutte le età, generi e classi sociali. Si caratterizzano da un'alterazione persistente del rapporto con il cibo e con il proprio corpo, che può portare a gravi conseguenze fisiche e psicologiche.

Segnali da non sottovalutare:

Riconoscere i segnali di un disturbo alimentare non è sempre facile, perché spesso questi disturbi si manifestano in modo subdolo e progressivo. Tuttavia, è importante prestare attenzione ad alcuni campanelli d'allarme, come:

  • Preoccupazione ossessiva per il peso e la forma del corpo: La persona si pesa di frequente, si specchia ossessivamente e teme di ingrassare anche solo un chilo.
  • Comportamenti alimentari alterati: La persona può saltare i pasti, mangiare in modo incontrollato, vomitare o abusare di lassativi, diuretici o altri farmaci per controllare il proprio peso.
  • Distorsione dell'immagine corporea: La persona non vede il proprio corpo come realmente è, si sente troppo grassa anche se è sottopeso o ha una visione distorta delle sue forme.
  • Isolamento sociale: La persona tende a evitare le situazioni sociali per paura di essere giudicata o criticata per il suo aspetto fisico.
  • Cambiamenti d'umore: La persona può soffrire di ansia, depressione, bassa autostima e frequenti sbalzi d'umore.

Cosa fare se si sospetta un disturbo alimentare:

Se si sospetta che una persona cara stia soffrendo di un disturbo alimentare, è importante parlarne con lei con delicatezza e senza giudizio. È fondamentale farle capire che non è sola e che può chiedere aiuto.

Ecco alcuni consigli:

  • Ascolta con attenzione e senza giudicare: Fai sentire la persona a tuo agio e dille che sei lì per supportarla.
  • Evita di fare pressioni o di dare consigli non richiesti: Rispetta le sue scelte e le sue opinioni, anche se non le condividi.
  • Concentrati sui suoi sentimenti: Aiutala a esprimere le sue emozioni e paure.
  • Parlale dei rischi del disturbo alimentare: Incoraggiala a informarsi sui rischi e sulle conseguenze del suo comportamento.
  • Aiutala a chiedere aiuto: Insieme, potete trovare un professionista qualificato che possa aiutarla ad affrontare il disturbo.

Risorse utili:

  • Associazione Italiana Disturbi Alimentari (AIDA): [URL non valido rimosso]
  • Telefono Amico: 02 2327 2327
  • Centro Nazionale di Prevenzione e Controllo dei Disturbi Alimentari: [URL non valido rimosso]

Ricorda che i disturbi alimentari sono curabili con il giusto supporto. Se tu o una persona che conosci sta soffrendo, non esitare a chiedere aiuto.

Oltre a quanto detto sopra, puoi anche approfondire i seguenti aspetti dei disturbi alimentari:

  • Le diverse tipologie di disturbi alimentari: I disturbi alimentari più comuni sono l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il disturbo da binge eating e il disturbo evitante restrittivo dell'assunzione di cibo.
  • Le cause dei disturbi alimentari: I disturbi alimentari sono causati da una combinazione di fattori genetici, ambientali e psicologici.
  • Le conseguenze dei disturbi alimentari: I disturbi alimentari possono portare a gravi conseguenze fisiche, come malnutrizione, disidratazione, squilibri ormonali e problemi cardiaci. Possono anche causare danni psicologici, come depressione, ansia, bassa autostima e ideazione suicida.
  • I trattamenti per i disturbi alimentari: I trattamenti per i disturbi alimentari di solito includono una combinazione di terapia, terapia nutrizionale e, in alcuni casi, farmaci.

È importante sottolineare che questo post non vuole sostituire il parere di un medico o di un professionista qualificato. Se si sospetta un disturbo alimentare, è fondamentale rivolgersi a un medico o a uno psicologo per una diagnosi e un trattamento adeguati.

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